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Un po' di me

I primi anni

Un altro bel ricordo della mia infanzia sono gli scatti da aspirante modella con mio zio Nelson. A lui la pazienza non mancava mai, mentre io ne avevo pochissima. Tante foto infatti sono uscite mentre avevo grandi bronci e grandi lacrimoni.

Ma la bisnonna Maria Dolores non è stata l’unica donna forte ad avermi cresciuta.

I primi 6 anni li ho passati a Santo Domingo accanto a nonna Amancia (mamà), donna di forte spirito che ha cresciuto 6 figli praticamente da sola. Mi ha insegnato a non arrendermi mai e a lottare sempre per realizzare i miei sogni.

Tornata in italia, mami Lucrecia invece ha cercato di trasmettermi fin da subito la sua passione per i cosmetici facendomi fare la mia prima skincare a 10 anni. Il risultato non è stato molto entusiasmante, anzi.

L'adolescenza

Quindi, se guardo ai primi anni della mia vita, sembrava che il prendersi cura di sé e la determinazione sarebbero stati i miei valori portanti.

Invece, non so bene neanch’io come, le cose crescendo cambiarono, anzi peggiorarono.

Mi sono allontanata da questi valori ed ho perso la mia autostima lungo la strada: durante l’adolescenza non curavo correttamente la mia pelle acneica, decoloravo e piastravo i miei capelli vedendoli sempre crespi e disordinati.

Ora che ho qualche anno in più mi è chiaro: più passavano gli anni e più non volevo accettare quella che era la mia natura e non dedicavo il giusto rispetto alla mia salute ed al mio corpo.

Se ci penso mi viene da sorridere perché oggi penso esattamente il contrario. Sono convinta che siano proprio le nostre diversità a renderci speciali e che sia importante accettarle, risaltarle e valorizzarle, dedicando il giusto tempo alla cura per noi stessi.

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La consapevolezza

Questo cambio di mentalità è arrivato dopo un’esperienza personale molto dolorosa accaduta nel 2013. Un anno che ricorderò sì per i brutti ricordi, ma non solo. Quell’anno mi è scattato qualcosa dentro, qualcosa che mi ha fatto ritrovare una forte energia e una chiara consapevolezza che dovevo riordinare quelle che erano le mie priorità, i miei valori.

Quello che potrebbe sembrare agli occhi degli altri come una cosa semplice e superficiale per me è stata una salvezza ed un cambio di vita: la skincare.

Negli anni per curare la mia acne le ho provate tutte: sono andata dai migliori specialisti, lampade, laser, peeling, cure antibiotiche, detergenti e creme aggressive che, invece di migliorare la situazione, la peggioravano.

Disperata e ormai senza speranze ho cominciato ad informarmi e a studiare il più possibile. Volevo sapere in prima persona cosa accadeva alla mia pelle. Mi sono così appassionata sempre di più alla cosmesi naturale che, insieme a delle piccole accortezze, mi hanno portata ai risultati tanto desiderati.

"Ma il problema non era solo la pelle"

Un’altra battaglia personale è stato il rapporto con i miei capelli. Più che una battaglia una vera e proprio guerra lunga e travagliata. Talmente lunga che se ci fate caso nelle prime foto pubblicate nei social ho sempre i capelli lisci.

Questo non perché non sapessi come curarli, ma per una questione di accettazione. Non li vedevo belli su di me. Pensate alla difficoltà che può avere una bambina che crescendo si sente dire che i

suoi capelli sono CRESPI e CATTIVI. Questo, purtroppo, succede ancora in molti Paesi dove il canone di bellezza da seguire è caucasico.

Se oggi riesco a sentirmi bella ed ordinata con i miei ricci lo devo anche a voi, che mi avete insegnato e spinto a valorizzare la mia natura come cerco di fare ogni giorno con voi quando varcate la porta di Naturaleza.

Cristin